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Oggi che il 2021 volge al termine, sono molti gli operatori che si augurano che da domani si apra un nuovo capitolo per il turismo, sia italiano sia internazionale. Ma che cosa s’intravede all’orizzonte?Speravamo di lasciarci il Covid19 alle spalle, ma così non è andata: il virus continua a propagarsi e il turismo ne paga le conseguenze.Per capire in dettaglio come sta evolvendo il panorama turistico, The Data Appeal Company ha stilato un’approfondita analisi del turismo 2021 e delle prospettive 2022 con uno speciale focus sulla situazione dell’Italia rispetto ai competitor vicini.

I dati sono tratti dalla piattaforma di analisi territoriale Data Appeal Studio in dotazione a ENIT e ad altre regioni italiane.

Il turismo internazionale: ancora lontani da una vera ripresa

Dal punto di vista dei flussi internazionali, il turismo si chiuderà probabilmente sui livelli del 2020 (-75% rispetto al 2019), mentre dal punto di vista economico la spesa complessiva si attesta a circa il 40% del periodo pre-pandemico.Secondo il Travel Barometer del UNWTO di novembre, la spesa media per viaggio internazionale è aumentata (da circa 1.000 $ del 2019 a 1.300 $ nel 2020 a oltre 1.500 $ nel 2021). Non va dimenticato però che oltre 100 milioni di posti di lavoro del settore turistico risultano a rischio, specialmente nei Paesi più colpiti dalle restrizioni.

turismo 2022

Turismo 2021 in crescita per l’Italia

Il 2021 per il turismo italiano segna complessivamente un incremento netto sul 2020, anche se siamo ancora lontani dai livelli pre-pandemia.L’apertura di maggio ha permesso alla stagione di ricevere flussi con un mese di anticipo rispetto all’anno precedente e ha fatto mantenere un divario positivo costante durante tutta la stagione estiva, diventando ancora più significativo nell’autunno grazie alla campagna di immunizzazione e al green pass.Le presenze e le prenotazioni però variano molto in base alla tipologia di destinazione: città d’arte in difficoltà, destinazioni lacuali e balneari in netta ripresa, montagna con alti e bassi.

Il turismo domestico continua a guidare la crescita interna

Se c’è qualcuno a cui si devono i decisi segni di ripresa del turismo italiano, quel qualcuno sono proprio gli italiani.Nel 2021 si sono però registrati anche nuovi arrivi internazionali, soprattutto dall’Europa Centrale, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto al 2020, mentre restano pochi i viaggiatori provenienti dagli altri continenti, perlopiù americani.

turismo 7 OK

Verso il turismo 2022: segnali positivi per l’Italia

Fare previsioni per il 2022 non è semplice: in un contesto in cui le stime vengono scalzate costantemente dall’andamento giornaliero di decreti e contagi, ci siamo affidati ai dati che abbiamo a disposizione in questo momento per capire la direzione verso cui ci stiamo muovendo.

  • Il livello di sentiment dell’Italia, ossia la percezione della destinazione, è molto buono, anche in confronto ai competitor stranieri più prossimi, ma è di un paio di punti percentuali più basso rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo probabilmente perché all’aumentare dell’occupazione, è diminuita la qualità dell’accoglienza percepita.
  • Le tariffe sulle OTA per i prossimi 6 mesi indicano che il prezzo medio è in costante crescita e che il livello complessivo è più alto di circa il 9% rispetto al 2021. Segno che gli operatori sono ottimisti sulla ripresa a pieno regime del 2022.
  • Il Travel Barometer, il nostro indice proprietario che traccia lo stato di fiducia a breve termine verso l’industria del turismo, è di gran lunga più alto rispetto allo scorso anno (76,1 vs 28,4)
  • Le ricerche voli hanno un orizzonte temporale molto più ampio rispetto al 2021 anche se faticano a concretizzarsi, a causa delle tante restrizioni imposte a molti Paesi. Segnali positivi arrivano invece dai mercati statunitense e sudamericano.

Questa è solo una parte dell’analisi condotta da Data Appeal. Vuoi leggere l’analisi completa?


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