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Le aree interne della Penisola spesso devono fare i conti con una reputazione fatta soprattutto di luoghi comuni: nell’immaginario collettivo sono associate a un’idea di lentezza e di arretratezza che rischiano di metterle in cattiva luce di fronte ai turisti internazionali.

L’innovativo progetto GOAL 2030 ideato da Fondazione Appennino con The Data Appeal Company mira a promuovere le aree interne grazie alla sostenibilità e alla tecnologia, per superare i luoghi comuni e trasformarle in “luoghi NON comuni” del turismo.

Tecnologia e sostenibilità: usarli come leva di crescita delle aree interne

In Fondazione Appennino siamo convinti che il binomio sostenibilità-tecnologia sia la vera carta vincente per rilanciare le aree interne,” afferma Gianni Lacorazza (cda Fondazione Appennino).

I criteri della sostenibilità rappresentano un terreno competitivo che può essere giocato sul mercato dell’attrattività. Allo stesso tempo, la misurazione dei dati consentirebbe di superare la retorica della sostenibilità, che spesso non ha reali riscontri nella pratica.

Per questo è nato il Progetto Goal 2030, che prevede grazie a un protocollo di intesa con The Data Appeal Company, di sviluppare insieme soluzioni agili, efficaci e all’avanguardia per promuovere e misurare i dati del territorio relativi alla sostenibilità.

“La sostenibilità si può e si deve misurare per guidare nelle scelte i decisori pubblici, le aziende private e le persone, per sentirsi parte della battaglia contro i cambiamenti climatici e per generare nuove opportunità per la crescita e il lavoro.”

Gianni Lacorazza, cda Fondazione Appennino

Aree interne italiane: qual è il sentiment dei viaggiatori?

Per testare le potenzialità del progetto, una prima selezione di aree interne italiane sono state mappate e analizzate in modo approfondito attraverso la piattaforma Data Appeal Studio.

Questo ha permesso di comprendere più a fondo da un punto di vista scientifico le caratteristiche turistiche di queste aree nel tempo.

Il quadro emerso dalle prime analisi ha confermato e avvalorato i trend che Fondazione Appennino aveva già intuito: le aree interne sono dotate di caratteristiche peculiari in grado di attrarre flussi turistici crescenti.

In particolare gli aspetti legati all’accoglienza e all’ospitalità di un turismo che si fonda sul contatto diretto tra locali e turisti e che perciò offre la possibilità di sperimentare senza filtri la cultura, lo stile di vita, le abitudini dei luoghi visitati, amplificando e arricchendo l’esperienza di viaggio.

L’analisi semantica dei contenuti postati nel 2021 relativi alle aree interne (oltre 360.000) evidenzia come i temi più trattati e più apprezzati sono infatti legati all’ottimo livello di ospitalità offerta.

sostenibilità

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